HapuEditore

L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare'

L’associazione “Le Città Visibili” a San Fili tra cultura, tradizioni e “magare”

Condividi

Perché il 2 agosto 2025 l’associazione Le Città Visibili sceglie, come meta da visitare, il paese di San Fili? Con stupore scopriamo che non è un semplice paese: è un paese magico.


Ad accogliere il nostro gruppo c’è Francesco De Filippis, coordinatore del percorso “sentieri di arte e fede”.
Questo borgo, arroccato come un presepe felicemente circondato da antichi e rigogliosi castagneti, subito ci affascina sin da quando iniziamo a percorrere le sue strade e a conoscere la sua storia, che inizia al tempo degli insediamenti degli Opici e dei Brezi, popoli antichi che cercavano corsi d’acqua per vivere e commerciare. In seguito furono greci e romani, già prima della nascita di Cristo e anche dopo, che si avvicendarono per il predominio del territorio, considerato importante snodo commerciale. Dal medioevo in poi San Fili vive un momento importante: si costruiscono la Chiesa madre con il suo campanile, la chiesa dello Spirito Santo e dell’Immacolata Concezione, luoghi in cui l’arte diviene espressione di una profonda religiosità. Il santo patrono del paese è San Francesco di Paola verso cui si rinnova ogni anno, con una solenne cerimonia, il voto di gratitudine al santo da parte del popolo sanfilese per non aver subito danni durante il terremoto del 1854. Il paese, infatti, ne uscì pressoché indenne.
La guida ci fa notare, in piazza San Giovanni, le scritte sui muri e i tipici simboli del periodo fascista. Presente, sempre in piazza San Giovanni, e fortemente espressivo nella sua semplicità, il monumento in onore ai caduti della prima guerra mondiale.
Alla fine di questa passeggiata culturale, incontriamo il signor Beppe Esposito che stuzzica la nostra fantasia introducendoci in un mondo che caratterizza il folklore di San Fili: ci racconta della “FANTASTICA”, una figura spettrale di cui, in passato, i genitori si servivano per mettere in guardia i figli da ogni forma di ribellione. Si racconta che la si vedeva percorrere le strade fuori dal paese, tra dolore e disperazione. I sanfilesi hanno voluto creare intorno a questa creatura enigmatica un cortometraggio, un’opera teatrale e una serie di fumetti.
Il sole sta per tramontare e il vento crea, tra le vie del borgo, un’atmosfera che diviene sempre più intrisa di atipiche, a tratti inquietanti, presenze: dai balconi o appesi ai muri delle case, strani vestiti logori vestono fantocci che sventolano mentre lungo le strade si incontrano strani personaggi: è la festa delle Magare, quella che si festeggia a San Fili. Affascinanti e ammalianti ragazze, vestite con particolari abiti, belli e curati, ci regalano sorrisi al loro passare e ci permettono di immortalare il momento, proprio come ci tiene a fare la bella magara Rosanna.
Proseguendo il nostro percorso, incontriamo Ilaria Dapino, la magara per eccellenza. Ci spiega che proprio lei, spontaneamente, ha deciso di entrare in questo mondo diverso di magia bianca per tramandare con cura e amore le conoscenze a lei giunte.
È una donna che incarna molto bene le caratteristiche del suo personaggio, creando un forte nesso tra saggezza popolare e natura salvifica, che ha potere rigenerante e rasserenante, grazie al nesso acqua – fuoco – terra e aria di cui dovremmo servirci per trarre energie positive.
Dal tramonto a notte fonda, noi dell’Associazione abbiamo percepito queste strane presenze nell’aria che abbiamo respirato a San Fili nella “notte delle magare”.
Fuori dal percorso della notte delle magare, non potevamo trascurare la visita al castagno secolare Curcio, che il professor Alberto Maltoni descrive come albero-simbolo del territorio e che vive da secoli tra natura e leggenda: è una sola grande pianta, metà viva e metà morta che è divenuta simbolo di trasformazione e resistenza. Un’esperienza particolare vive il gruppo davanti all’osservatorio astronomico di Giuseppe Prete e Federica Chiappetta quando, immersi nella quiete notturna del bosco, ci fanno esplorare le stelle e i pianeti tra interessanti racconti sul firmamento. Tutto ciò che fin qui è stato detto, è stato anche bello vedere perché dietro ci sono state sapienti direttive di un sindaco attento, Linda Cribari e di un comitato che ha saputo valorizzare i punti-musica, la gastronomia, l’artigianato.
I soci hanno gioito per questo originale intrattenimento e si congratulano per questa efficiente e valida organizzazione.

cronaca a cura dell’associazione 

L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare' L’associazione 'Le Città Visibili' a San Fili tra cultura, tradizioni e 'magare'


Condividi