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Lamezia, le volontarie vincenziane riscoprono la forza dello stare insieme: 'Solo un gruppo unito può continuare a donare'

Lamezia, le volontarie vincenziane riscoprono la forza dello stare insieme: “Solo un gruppo unito può continuare a donare”

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Nel mese dedicato a San Vincenzo de’ Paoli, figura emblematica della carità vissuta, le volontarie vincenziane della parrocchia di San Giovanni Battista in Sant’Eufemia hanno scelto di ritagliarsi un momento speciale per riscoprire e ribadire un aspetto spesso trascurato ma essenziale del volontariato: la cura del gruppo.

Nei giorni scorsi, le volontarie si sono incontrate in un clima sereno e familiare presso il Bar Savutano , recentemente ristrutturato, per vivere un momento di condivisione autentica. Non un semplice aperitivo, ma un’occasione sentita per prendersi cura delle relazioni interne al gruppo, consolidare i legami, ritrovare energia e motivazione.

“Il volontariato non si esaurisce nell’azione – spiegano – ma richiede anche la capacità di stare bene insieme, di ascoltarsi, sostenersi, camminare unite. È da qui che nasce un servizio sincero e duraturo.”

Un incontro semplice, ma carico di significato, durante il quale è emersa chiaramente una consapevolezza condivisa: per poter donare con continuità e cuore, è fondamentale coltivare prima di tutto il senso di appartenenza e la relazione tra chi sceglie di mettersi a servizio.

“Solo se stiamo bene tra noi – afferma Enza Aloe, presidente del gruppo – possiamo continuare a donare con entusiasmo. La relazione fraterna è il fondamento di ogni gesto di carità. Prendersi cura del gruppo non è un dettaglio, ma una priorità.”

In un mondo che spesso corre e frammenta, le vincenziane hanno scelto di fermarsi, guardarsi negli occhi, ricordando a sé stesse e alla comunità che l’efficacia del volontariato passa anche – e soprattutto – dalla qualità delle relazioni interne. Perché solo cuori uniti possono sostenere, con forza e dolcezza, il cammino del servizio.


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