Con la solenne invocazione “Extra omnes!”, ha ufficialmente preso il via poco fa il conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Nella maestosa cornice della Cappella Sistina, i cardinali elettori si sono raccolti per uno degli eventi più solenni e misteriosi della vita della Chiesa cattolica: la scelta del Successore di Pietro.
Il rito è iniziato con la processione dei cardinali elettori verso la Cappella Sistina, accompagnata dal canto delle Litanie dei Santi, a simboleggiare la richiesta dell’intercessione celeste per un compito tanto delicato. Una volta giunti all’interno, i cardinali hanno intonato l’inno “Veni Creator Spiritus”, invocando lo Spirito Santo affinché illumini le loro menti e i loro cuori nella scelta del nuovo Papa.
Il giuramento e la chiusura delle porte
Dopo l’invocazione, ogni cardinale ha pronunciato un giuramento solenne: promettono di osservare il segreto più assoluto sullo svolgimento del conclave e di votare con libertà di coscienza, alla ricerca del bene supremo della Chiesa.
A quel punto, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, mons. Diego Ravelli, ha pronunciato le celebri parole: “Extra omnes!” – “Fuori tutti!” – ordinando l’uscita di tutte le persone non coinvolte direttamente nell’elezione. Le porte della Cappella Sistina si sono chiuse, segnando l’inizio ufficiale del conclave.
Nei prossimi giorni, i cardinali si riuniranno più volte al giorno per votare, cercando di raggiungere un consenso su un nome che possa guidare la Chiesa nel mondo contemporaneo. La fumata che salirà dal comignolo della Sistina – nera in caso di voto inconcludente, bianca in caso di elezione – sarà il segnale visibile che milioni di fedeli attendono con ansia. (red)