Pericolo di inquinamento ambientale derivante dall’emissione in atmosfera di sostanze inquinanti e attività di gestione rifiuti in violazione alle prescrizioni imposte: sono questi i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Cosenza nei confronti dell’amministratore unico di Calabra Maceri e Servizi Spa.
All’amministratore dell’azienda, difeso dall’avv. Giuseppe de Marco, è stato notificato l’avviso di conclusione indagini effettuate dal Nipaaf, Nucleo Investigativo Ambientale del Gruppo Carabinieri Forestale e dai militari della Stazione Forestale di Cosenza sull’incendio divampato in alcuni capannoni nell’impianto di stoccaggio di contrada Lecco a Rende la notte del 21 maggio 2021. Il rogo, di vaste dimensioni, è divampato poco prima di mezzanotte in un capannone adibito allo stoccaggio e recupero rifiuti ingombranti e multimateriale e si è propagato ad un altro interessando una superficie di migliaia di metri quadrati. L’incendio ha sprigionato una densa nube nera maleodorante che si è diffusa nell’atmosfera per una altezza di centinaia di metri e visibile a chilometri di distanza. Per domare le fiamme i Vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore.
I rilievi e le indagini dei militari avrebbero evidenziato come all’interno dei capannoni e all’esterno dell’impianto erano state stoccate quantità di materiali, in particolare rifiuti ingombranti, balle di carta, cartoni, plastica e rifiuti metallici, in misura superiore a quella autorizzata
