Ventisette migranti sono morti durante uno sbarco a Cutro, nel Crotonese.I cadaveri sono stati trovati stamattina sulla spiaggia in località “Steccato”.
Sul posto la polizia di Stato ed i carabinieri, insieme al personale del 118 e della Croce rossa.
AGGIORNAMENTO++++
Al momento sono state recuperate circa 60 persone vive. È salito a 58 il numero dei cadaveri recuperati. Quarantasei sono stati trovati sul posto, altri tre sulla spiaggia di Botricello, nel catanzarese. Altri otto a “Le Castella” di Isola Capo Rizzuto ed uno a Crotone.
Tra le vittime ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi, di meno di un anno. I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia. Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età.
Aggiornamento
Sale a 33, ma é un dato sempre provvisorio, il bilancio dei migranti morti stamattina a “Steccato” di Cutro, nel Crotonese, dopo che il peschereccio sul quale si trovavano si è spezzato in due.
Un bilancio che è destinato certamente ad aggravarsi.
Intanto è stato trovato sulla spiaggia un gruppo di migranti vivi, una cinquantina, che si trovavano sullo stesso peschereccio sul quale viaggiavano le vittime. I superstiti sono stati soccorsi e rifocillati dal personale del 118 e della Croce rossa.
Erano su un’imbarcazione che è stata spezzata in due dalle onde, in una situazione di mare molto mosso, i migranti morti all’alba di oggi a “Steccato” di Cutro, nel Crotonese.
Le persone che si trovavano sull’imbarcazione (si sarebbe trattato di un peschereccio) sono finite in mare e sono morte annegate. I morti accertati, al momento, sono trenta, ma sono ancora molti i cadaveri da recuperare. Il bilancio delle vittime potrebbe, dunque, aggravarsi ulteriormente. (ANSA)
Aggiornamento+++
Si temono oltre 100 morti. I soccorritori non hanno un numero attendibile delle persone a bordo. Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180. Per altri molti di più, almeno 250. Un accertamento reso difficile dal fatto che non parlano neanche inglese. I mezzi della Guardia Costiera che stanno intervenendo nel crotonese per soccorrere i naufraghi caduti in mare dopo la rottura del barcone su cui viaggiavano, hanno recuperato due uomini in stato di ipotermia e il corpo privo di vita di un bambino. Al momento, sono state recuperate 80 persone vive e rinvenuti 43 cadaveri lungo il litorale. Tra le vittime molti bambini e molte donne. Il peschereccio sul quale si trovavano si è spezzato in due in mare.
Ventuno dei circa 80 sopravvissuti sono stati portati nel pronto soccorso dell’ospedale di Crotone, mentre gli altri sono ancora sul posto in attesa di essere trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto, a pochi chilometri dal luogo della tragedia.
Da dove provenivano i migranti
Provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria le vittime del naufragio di Steccato di Cutro. Si trattava di uno dei tanti viaggi della speranza che segue la rotta turca, quella più battuta dai migranti provenienti dai Paesi dell’area. I migranti erano a bordo di un caicco, un grosso barcone di legno. L’imbarcazione, però, non ha retto alla forza del mare, oggi particolarmente mosso, e si è spaccata a pochi metri dalla costa. I resti adesso sono sparsi sulla battigia per un centinaio di metri.
“Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che “si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole”. Il governo, aggiunge, “è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”.
E’ una “tragedia immane” che “mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottolineando che “è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze” dei migranti.
“Un carico residuale in fondo al mare, vero eh? Se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso forse potevano essere salvati. Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un ‘carico residuale’ vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati. #migranti”. Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti?”. Sono le domande che pone, in una nota, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in relazione alla tragedia dello sbarco di migranti a Cutro. “Tutte domande che, purtroppo – aggiunge Occhiuto – ad oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti”.
“E’ un brutto risveglio che deve destare la comunità affinché simili tragedie non accadano”. Lo scrive su Twitter il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro dopo il naufragio di un barcone con decine di migranti a Cutro, in Calabria. “I nostri volontari – aggiunge Valastro – sono impegnati per soccorrere i superstiti e per recuperare le vittime”. (Ansa)
“Il naufragio di migranti a Crotone, con tanti morti, compreso un bambino, dimostra che questo traffico di essere umani deve essere bloccato. Non e’ possibile fare finta di nulla, voltarsi dall’altra parte. Un massacro che si sta ripetendo giorno dopo giorno! Non e’ possibile stare fermi. Bisogna intervenire immediatamente. Un dolore profondo che deve far riflettere. Un pensiero alle tante vittime ed ai loro cari. Queste persone che cercano una nuova vita non possono essere consegnati a squadre di criminali che pur di guadagnare qualche migliaia di euro mettono in mare imbarcazioni carrette con il pericolo di certi naufragi. La Lega farà di tutto per cercare di evitare queste morti di tanti innocenti”. Lo dichiara il commissario regionale della Lega Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.