Lamezia, rassegna letteraria “Labyrintika- Percorsi d’Arte”, presentazione libro di Teodolinda Coltellaro

Giovedì 29 dicembre 2022, nella sala conferenze di Palazzo Nicotera, nell’ambito della rassegna letteraria “Labyrintika- Percorsi d’Arte”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del comune di Lamezia Terme, con inizio alle ore 17:30, verrà presentato il libro del critico d’arte Teodolinda Coltellaro Sulle vie della critica d’arte- Compendio di un cammino nello spessore interpretativo della parola.

Pubblicato per le edizioni Falco in una raffinata veste editoriale e arricchito dalle opere fotografiche dell’artista Maurizio Cesarini, oltre che da altri apporti visivi autoriali, il testo costituisce l’esordio di una nuova collana d’arte intitolata “Res Exstensa-teoria e critica dall’arte contemporanea”, diretta dalla stessa autrice. Il volume, che gode del patrocinio del “Centro di Ricerca Laboratorio di Storia giuridica ed economica” dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, propone al lettore una raccolta di saggi brevi scaturiti da sollecitazioni conoscitive e da conseguenti riflessioni speculative condotte dall’autrice che, in una continuità di approcci disciplinari multipli, ha innescato originali interazioni reciproche tra diversi campi del sapere: dall’arte alla psicanalisi, dalla letteratura, alla filosofia del linguaggio, alla filosofia. “Così- scrive l’autrice nella sua premessa- ogni saggio rappresenta uno sviluppo di ipotesi investigative e sintesi risolutive, magari transitorie, di percorsi di indagine, singole tappe di un cammino (…) in un continuo indagare lo spessore significativo della parola”.

Alla presenza dell’autrice, interverranno Giorgia Gargano, Assessore alla Cultura della Città di Lamezia Terme, il professore ordinario dell’Università Magna Graecia, Antonino Mantineo, che del libro ha curato la prefazione, l’editore Michele Falco e Giovanna Villella che coordinerà i diversi momenti di discussione condotti sui contenuti sostanziali della pubblicazione offrendo spunti di approfondimento, nella consapevolezza che- come scrive la Coltellaro in premessa- “l’esistenza stessa, nei suoi innumerevoli rimandi evocativi, nelle sue diverse declinazioni esperienziali, in cui il dato reale emerge nell’essenzialità dei propri valori conoscitivi, si offre come dimensione privilegiata su cui innestare processi interpretativi e analitici della parola, esperita in tutta la propria irripetibile risonanza, in tutte le sue declinazioni comunicative; quella stessa parola che, nelle pieghe semantiche del suo spessore, si affina e s’arricchisce di aspetti imprevisti e originali, di profonde consonanze che conducono alla verità, alle molteplici verità in cui il dire del linguaggio si nutre di rapporti complessi che affondano nella verità del singolo e nelle sue infinite trame relazionali col mondo” .