Libri e riscoperta del territorio, conclusa la nuova stagione de Al Vaglio

Al Vaglio Lamezia Terme Sambiase 2024 Foto Lorenzo Cardamone (5)

Si è svolta dal 10 al 14 settembre la stagione 2024 de Al Vaglio, rassegna culturale realizzata nel centro storico di Sambiase di Lamezia Terme. Una prima porzione della stagione, ché la manifestazione promossa dalla Associazione Al Vaglio e con la direzione artistica di Antonio Pagliuso, come annunciato dagli stessi organizzatori, proseguirà nei prossimi mesi con nuove iniziative.

Posto in chiusura della lunga stagione estiva di festival e manifestazioni culturali, Al Vaglio ha consolidato il suo ruolo di appuntamento originale e atteso dal pubblico, una impresa che ha il merito di avere fatto riscoprire, per mezzo della letteratura e dei dibattiti culturali – “un cenacolo artistico e umano”, come ha sottolineato Luisa Vaccaro, assessore alla Promozione del territorio, Sport e spettacolo e Turismo di Lamezia Terme, in una delle serate –, uno dei centri storici più affascinanti della regione.

Una scommessa che partiva nel 2022 e in principio non destinata a risultare vincente – in questa parte della città non insiste alcuna biblioteca o libreria –, ma che tale è divenuta grazie a “un gruppo mosso dalla passione per la cultura e per Sambiase; un amore solido per la realtà nella quale vive”, ha affermato Antonio Chieffallo, giornalista, promotore culturale e ideatore del Premio Muricello, intervenuto in uno degli eventi del cartellone.

L’incontro inaugurale del nuovo ciclo di appuntamenti – tenuti al Teatro Politeama Costabile del popoloso quartiere della città di Lamezia Terme – ha visto Marco Beltrame, studioso, dialogare con Antonio Pagliuso della vita artistica di Dario Bellezza, poeta, scrittore e drammaturgo, fra i più significativi della seconda metà del Novecento, controverso in vita e dimenticato dopo la morte, fuori dai cataloghi e dal dibattito pubblico, entrato in un oblio che pare non avere fine. Il talk – rientrante nel nuovo format “Letteratura ritrovata”, interessato a sondare gli abissi della narrativa e poesia dimenticate – ha goduto delle letture di Sabrina Pugliese, attrice teatrale, e delle musiche dello “Stark Duo” coi Maestri Luca Laganà e Paolo Isabella.

Il secondo incontro in programma ha visto Monica Lanzillotta, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi della Calabria, Francesco Bevilacqua, avvocato e scrittore, Luigi Franco, direttore editoriale Rubbettino, e Antonio Pagliuso raccontare la vicenda del confino in Calabria di Cesare Pavese – la destinazione del suo confino, fra l’agosto 1935 e il marzo 1936, fu Brancaleone Calabro – prendendo le mosse dal romanzo del grande scrittore, poeta e intellettuale italiano, “Il carcere”, uscito in prima edizione nel ’48 e oggi ripubblicato, con una nota introduttiva di Lanzillotta, dalla casa editrice Rubbettino.

La conversazione ha spaziato dalle origini dell’opera, dal suo ruolo nell’intera produzione letteraria di Pavese, alla Calabria arcaica, seducente, imbevuta del mito che lo scrittore scoprì durante il suo soggiorno coatto a Brancaleone.

La serata conclusiva de Al Vaglio ha visto protagonista l’autore di origini arbëreshë Stefano Amato e il suo “L’ultima candela di Krujë”, romanzo storico (uscito per Neri Pozza) che principia dalla diaspora albanese a seguito dell’assedio turco-ottomano in Albania della metà del Quattrocento – il secolo dell’eroe nazionale del Paese dei Balcani Giorgio Castriota Scanderbeg –, per giungere in Calabria, terra in cui sorgeranno numerosi centri della Arberia, isola etno-linguistica degli albanesi d’Italia.

Del libro, che a luglio scorso ha conquistato il Premio letterario Muricello, hanno parlato Angelica Artemisia Pedatella, scrittrice e regista, e Antonio Chieffallo.

Infine, altro tratto distintivo della manifestazione, dal respiro ampio ma attenta a non trascurare le radici, si è confermato quello di rendere omaggio ai protagonisti delle piccole grandi storie quotidiane della comunità di Sambiase, le persone che sono esse stesse il paese. Ecco perché quest’anno i membri dell’Associazione Al Vaglio hanno voluto riconoscere una targa di benevolenza alla memoria di Guido Raso, presenza “rumorosa” della Sambiase di un tempo, il cui ruolo, in un’epoca senza internet e la velocità odierna nel veicolare le informazioni, era quello di comunicare, munito di trombetta, le notizie di pubblica utilità. A ritirare la targa è stato il figlio Giovanni Raso.

Al Vaglio 2024 è stato realizzato con la direzione logistica e organizzativa del presidente dell’associazione omonima Antonio Lorena e dei tecnici ingegneri Alessandro Sesto e Francesco Antonio Fagà, con le riprese e fotografie del film-maker Lorenzo Cardamone, col patrocinio del Comune di Lamezia Terme e grazie al sostegno dei partner culturali: Glicine rivista, Premio Muricello, Compagnia teatrale BA 17, Compagnia teatrale I Vacantusi, Associazione culturale Ad Turres e Libreria Tavella – Ubik e del partner tecnico Music art service di Tonino Sirianni.

La rassegna Al Vaglio è promossa dal progetto a cura di Associazione culturale Al Vaglio e finanziato con risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3. dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, nell’ambito degli “Eventi di promozione culturale 2024”, in attesa di approvazione della graduatoria definitiva.