HapuEditore

Lamezia Terme

Il Punto di Marco Foti / Mobilità-territorio-servizi, Lamezia deve rinascere

Condividi

Lasciatemelo dire, a me torna in mente sempre la frase di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, tratta da Il Gattopardo, “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.


In effetti, tutto è cambiato ma nulla è cambiato.
Il “Rinascimento” di Lamezia non è avvenuto, non è iniziato e non s’intravede. La consapevolezza di una città, dei propri mezzi e della sua potenza, ponendo al centro delle politiche di governo il cittadino, non la rilevo. Sarà certamente una mia difficoltà ma le criticità sono sempre le stesse.
Una città “slegata”, con una rete di mobilità inadeguata e punti critici, che non ha sviluppato un’idea di città conurbata caratterizzata da un disordine insediativo e da difficoltà emergenti su versanti come quelli dell’identità urbana.
La rinascita di Lamezia deve traguardare la rigenerazione urbana e non deve limitarsi a semplici interventi estetici o infrastrutturali, ma deve mirare alla trasformazione di Lamezia in una città più vivibile, accessibile e coesa, affrontando problemi profondi legati alla mobilità, all’identità e alla coesione sociale.
Lamezia Terme non è soltanto Nicastro con il Corso Numistrano e le aree limitrofe, costituenti la “movida” cittadina, diventata il fiore all’occhiello della città (e della Calabria) grazie al lavoro dei tanti imprenditori che investono nelle proprie attività.
Lamezia Terme è la somma (in altri tempi, unione) di realtà profondamente diverse, di aree interne, collinare e montane, completamente staccate dal tessuto sociale e dei servizi i cui residenti come unica alternativa alla mobilità hanno il proprio mezzo di trasporto.
Lamezia Terme è la conurbazione (mancata) di bellissimi borghi antichi e centri storici, oggi trascurati con carenze in termini di infrastrutture, decoro, verde ed illuminazione, la cui gestione dal 2022 è stata esternalizzata.
Lamezia Terme ha necessità di rinascere, lo merita la città per le sue immense potenzialità, un “Rinascimento” dettato da un’idea olistica di città, che deve mettere al centro la persona e la sua mobilità, il cui diritto è nella nostra Costituzione.
Mi limito a ciò che seguo di più, che amo. Il settore dei trasporti e della mobilità sostenibile.
La priorità di Lamezia Terme è identificata nella profonda rivisitazione del concetto di sistema “mobilità-territorio-servizi”; l’obiettivo è quello di (ri)attivare condizioni di sicurezza, benessere e mobilità per tutti i cittadini, garantendo la possibilità di spostarsi comodamente durante tutta la giornata per tutti i cittadini. Insisto nel dire tutti i cittadini perché spesso ci dimentichiamo che la strada non è uguale per tutti. Deve cessare la logica della “città ostile” e deve prevalere il concetto di “città amica”.
Ed il passaggio della città ostile alla città amica dipende esclusivamente dall’oculatezza di un’amministrazione. Il Trasporto Pubblico Locale, con il parco rotabile oggigiorno completamente compliant con le esigenze delle Persone a Mobilità Ridotta, è lo strumento attraverso cui è possibile soddisfare le esigenze. Un trasporto pubblico che davvero sia pubblico e collettivo anche a Lamezia Terme.
I termini ci sono affinchè, una volta per tutte, si possa pensare ad una mobilità accessibile inclusiva, anche se di inclusivo, se ci pensate, non ci dovrebbe essere nulla.

Marco Carmine Foti 


Condividi