L’olio proveniente, per la prima volta dal territorio di Rende, alimenterà quest’anno la lampada votiva di San Francesco di Paola, Patrono della Calabria e della gente di mare e verrà donato, in rappresentanza della intera provincia di Cosenza, dalla comunità della Parrocchia di S.Maria della Consolazione di Arcavacata, guidata dal Parroco, Don Mario Ciardullo.
La comunità della Parrocchia di Arcavacata ha avuto l’onore di essere tra quelle comunità ecclesiali delle diocesi calabresi, che, nella missione popolare dei P.Minimi, per la quaresima 2025, hanno ospitato la Reliquia del Cranio di S. Francesco di Paola.
Le stesse comunità dopo questo evento, sono state invitate ad offrire l’olio che alimenterà per tutto il 2025 la lampada votiva di S. Francesco e dunque per il pellegrinaggio al Santuario di Paola, previsto per venerdì 2 maggio.
Saranno presenti, oltre alle comunità, i Presidenti delle cinque Province calabresi e il Presidente della regione Calabria, On. Roberto Occhiuto che al termine della solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Correttore Generale dei Minimi, P.Colatorti, accenderà la lampada votiva.
Ma dove nasce la devozione della lampada votiva? La Cappella del Patriarca come è chiamata la cappella che ospita i resti benedetti del Santo calabrese è, come sappiamo, la custode della Lampada Votiva, che fu ideata e fortemente voluta da P. Vincenzo Donnarumma nell’estate del 1943, il quale desiderava che in una sola fiamma, dinanzi a San Francesco di Paola, ardesse il cuore dei Calabresi e di tutti i devoti.
Dopo una Lampada Votiva provvisoria, accesa il 2 aprile 1943, dalla ditta Eugenio Catello di Napoli, giunse a Paola una maestosa e grande Lampada d’argento, offerta per voto dai Calabresi, che fu solennemente benedetta ed accesa la prima volta il 13 ottobre 1946 alla presenza di migliaia di fedeli, in riconoscenza al Santo per la protezione accordata alla Calabria durante la seconda guerra mondiale, come si evince dall’incisione: “Il popolo di Calabria protetto nell’immane flagello 1940-45 riconoscente al suo Santo.”
Sulla Lampada ci sono delle figure, rappresentanti le province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, che con la mano destra elevata sostengono una conca dove arde la fiamma. Sulla Lampada svetta il motto Charitas.
La Lampada Votiva, dunque come segno di unione e di appartenenza, arde perennemente dinanzi al simulacro del Santo Paolano, per illuminare di nuova luce le menti e riaccendere nei cuori la fiaccola dell’amore, portare pace, ma anche come simbolo di fede, amore, speranza, e gratitudine.
Luisa Loredana Vercillo