Lamezia Terme, tanti genitori dell’Istituto “Borrello-Fiorentino” chiedono Dad fino a Pasqua. Intanto chiusa scuola infanzia Diaz fino al 23 per altri contagi

di Candida Maione
A seguito della comunicazione dell’Asp di Catanzaro datata 19/03/2021 con la quale esprime la propria preoccupazione per “l’aumento dei casi di positività al Covid19 all’interno delle varie scuole” nel territorio di loro competenza, Mimmo Gianturco, a nome del comitato “ScuolaInSicurezza”, fa sapere di avere “appena inviato una nuova comunicazione urgente ai commissari prefettizi chiedendo con forza la massima attenzione nei confronti dei nostri figli nonché la chiusura delle scuole almeno fino alle vacanze di Pasqua – così come fatto da tanti altri comuni calabresi – al fine di evitare nuovi contagi e possibili focolai con tutto ciò che potrebbe conseguirne”.

Due giorni fa i rappresentanti del suddetto comitato hanno incontrato i Commissari del Comune di Lamezia Terme. I genitori sono molto preoccupati della situazione che grava ormai da un anno sul mondo della scuola: l’aumento dei contagi tra bambini, docenti e collaboratori scolastici ha ulteriormente aumentato l’ansia di tantissimi genitori che preferirebbero far proseguire in Dad l’attività dei propri figli.

Chiedono, pertanto, la sospensione dell’attività didattica in presenza almeno fino a Pasqua. Oltre 100 famiglie dell’Istituto “Borrello-Fiorentino” hanno aderito alla raccolta firme per proseguire in Dad, stanno facendo sentire in tutti i modi la propria voce convinti che nelle scuole il virus corra veloce.

C’è da dire che ci sono altri genitori che invece non la pensano allo stesso modo. Intanto, però, l’attività didattica in presenza viene sovente interrotta per vie di chiusure provvisorie dovute alla presenza di contagi che portano inevitabilmente alla sanificazione degli ambienti scolastici. Da ultimo la chisura della scuola dell’infanzia, plesso Diaz, fino al 23 marzo per sanificazione dei locali.

Una scuola a singhiozzo, insomma, che non fa altro che incidere sulla stabilità degli studenti che “un giorno Dad, un giorno in classe”. Ne gioveranno?