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Lamezia Terme, al Liceo “Tommaso Campanella” Eduardo Savarese racconta i volti femminili del melodramma
Attualità

Lamezia Terme, al Liceo “Tommaso Campanella” Eduardo Savarese racconta i volti femminili del melodramma

22 Ott 2021
redazione Corriere di Lamezia
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Lamezia Terme, al Liceo “Tommaso Campanella” Eduardo Savarese racconta i volti femminili del melodrammaVioletta Valery, Madama Butterfly, Carmen, La Contessa, Lucia di Lammernoor, Elektra e Norma sono ospiti d’onore al Liceo Tommaso Campanella grazie alla presentazione dell’ultimo lavoro di Eduardo Savarese, oggi a Lamezia Terme.

Ad accogliere l’autore di “E’ tardi” la Dirigente Scolastica Dott.ssa Susanna Mustari, che con lo slancio pedagogico ormai consueto, ha sottolineato l’importanza di incontrare autori di libri altamente educativi e illuminanti; il lavoro di Savarese -aggiunge la Dirigente – “va letto cogliendo i diversi livelli interpretativi, percorrendo, sì, un’unica strada maestra ma catturando la bellezza delle sue ramificazioni. Un viaggio nei sentimenti, un affresco di figure femminili che rappresentano l’amore in tutte le sue sfaccettature, in tutte le sue contraddizioni”.

Eduardo Savarese, magistrato ed esperto di diritto internazionale, ha al suo attivo molte pubblicazioni, che sottolineano un’abilità narrativa singolare: “Le inutili vergogne”, “Non passare per il sangue”, “Il tempo di morire”, i titoli di alcuni dei suoi romanzi dentro i quali si evince la particolare intenzione di andare sempre oltre le apparenze, di scandagliare analiticamente sentimenti, comportamenti sempre al di là delle convenzioni, trasformando i suoi personaggi in eroi o anti-eroi. Una narrazione, quella di Savarese che con l’uso “aristocratico” della parola, con levità di toni, muove grandi temi esistenziali quali la morte, la malattia, la sofferenza.

Esplorazioni interiori, medicamenti che indicano la strada del conforto e sorreggono protagoniste le cui personalità appaiono complesse e a volte compromesse da un celato o mal celato “mal di vivere”. Figure tratte dalla grande tradizione melodrammatica dell’Ottocento che con coraggio in nome dell’amore rinunciano alla felicità o la ricercano assolutizzandola, trasgrediscono o si arrendono a presunte convenzioni; soccombono e risorgono.

“ll melodramma come ritorno alla fantasia”, afferma Savarese e la “musica” come terapia che libera la parola; il melodramma che offre la scena alla “parola cantata” dentro la quale matura il dramma della condizione umana e delle sue altalenanti contraddizioni. Un dramma affidato da Savarese alle donne, eroine della quotidianità, quasi a sottolineare che le donne sorreggono con la loro forza, la loro innata energia, quel mondo che a volte smarrisce l’ordinario e straordinario senso delle cose. Corrisponde, Savarese così alla scelta dei grandi musicisti, Bizet, Puccini, Verdi, Donizetti, Bellini, Strauss, Mozart che affidano ai personaggi femminili, le note vitali del coraggio, della sofferenza, dell’amore, dei sogni, delle illusioni. Viaggio verso le alte vette del melodramma italiano ed europeo e dentro le rughe dell’esistenza. Viaggio nel melodramma celebrando gli anniversari di Verdi e Bellini.

Naturalmente gli indirizzi coinvolti sono stati il Liceo Musicale e il Liceo Coreutico del “Tommaso Campanella”: gli studenti, nel naturale passaggio dalla parola al corpo e dal corpo alla musica hanno arricchito l’incontro con Eduardo Savarese, non solo soffermandosi con le loro domande sulle sette figure femminili narrate dalla sensibilità dello scrittore, ma mettendo in scena brani tra i più noti. Tutto ciò grazie all’impareggiabile guida delle loro insegnanti, Giovanna Massara e Stefania Gualtieri che si sono esibite superbamente nelle arie tratte dalla Traviata, da Madama Butterfly e dalla Norma e della prof.ssa Fernanda Iiritano, docente di Storia della Musica.

Ha moderato la prof.ssa Licia Di Salvo, referente del progetto promosso dal Mibact e dal Cepell “Il polo delle Biblioteche scolastiche Liber cordis” finalizzato alla costituzione di una rete di biblioteche scolastiche con il partenariato dei due sistemi bibliotecari, lametino e vibonese. La prof.ssa Di Salvo, ha sottolineato infine, “letteratura e musica trovano il trade union nel libretto d’opera in cui, poeta e musicista, si incontrano e fondono i rispettivi linguaggi in un unicum lirico che genera nell’ascoltatore, uno stato catartico ed empatico di particolare intensità”.

“Anche oggi – conclude la Dirigente – la scuola ha proiettato i suoi studenti in una dimensione formativa che supera gli spazi delle aule e dilata gli orizzonti culturali. Permettete un plauso particolare alla Prof.ssa Massara che con la sua splendida voce ha inondato di emozione l’Auditorium del Campanella. La mia gratitudine a tutti, insegnanti e studenti che hanno permesso, con il loro contributo, la realizzazione di questo bellissimo momento!”.

D’altronde, come sottende Eduardo Savarese nel suo ultimo lavoro, E’ tardi, il viaggio attraverso i volti femminili del melodramma rimanda a tematiche di grande attualità, rimanda alla ricerca di un se stesso per il quale “essere” significa vincere guardando oltre “la siepe” dei condizionamenti.


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