Confapi Calabria e l’associazione Guido Carli valorizzano le imprese reggine

Imprenditorialità locale, crescita territoriale e turismo, legalità e giustizia, sono stati questi i temi dibattuti, nella due giorni, organizzata a Reggio Calabria da ConfapiCalabria in collaborazione con l’associazione Guido Carli.

Alla serie di incontri, svoltisi nelle giornate del 23 e 24 novembre, hanno preso parte: il prof. Federico Carli, presidente dell’associazione Guido Carli e consigliere economico del Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia; Francesco Napoli, vice presidente nazionale Confapi e presidente regionale ConfapiCalabria; Rossana Battaglia, segretario generale Confapi Calabria; Giovanni Giordano, presidente Filiera Turismo Confapi Calabria; Susanna Quattrone, presidente provinciale Confapi Reggio Calabria.

Nei diversi appuntamenti, che hanno messo al centro la validità delle imprese reggine e la loro crescita economica all’interno del territorio calabrese, hanno partecipato autorità, istituzioni locali e imprenditori: dal presidente della Camera di Commercio della città metropolitana, Antonino Tramontana ai tre imprenditori che lottano contro la ndrangheta: il commerciante Tiberio Bentivoglio, lo chef Filippo Cogliando e l’imprenditore agricolo, Francesco Saccà; dal presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso al presidente della Corte D’Appello, Luciano Gerardis e per finire al prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani.

“La politica e le istituzioni devono stare accanto agli imprenditori per favorirne la crescita progettuale” è stato questo il punto di vista espresso da ConfapiCalabria e dal suo presidente, Francesco Napoli che ha continuato dicendo: “La giustizia deve garantire la sicurezza delle imprese. Troppe norme incidono su altre norme e non sulla vita reale. È il momento di una riforma coerente con il funzionamento di un’economia moderna, delle imprese e dell’efficienza. Uno dei guai dell’economia italiana si chiama giustizia civile, definita “ammazza-imprese”: troppe leggi scritte male, discrezionalità nell’applicazione, un sistema lento che disincentiva l’investimento. La lentezza scoraggia gli investimenti esteri e domestici poiché la mancata certezza del diritto ne diminuisce il valore atteso e l’economicità”.

Concetto ribadito dal neo eletto presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che dopo aver incontrato a Palazzo Campanella, la delegazione di ConfapiCalabria con la presenza del prof. Federico Carli, ha così dichiarato: “Sul settore turistico – ha aggiunto Mancuso – la Calabria si gioca una partita essenziale. La pandemia e l’acutizzarsi dei problemi sociali suggeriscono di ripensare il modello di crescita, scegliendo la strada di uno sviluppo eco-compatibile che valorizzi al massimo un turismo che inevitabilmente cambierà pelle, prestando maggiore attenzione alla produzione di cibi biologici e prodotti artigianali legati alle antiche tradizioni”.

I rappresentanti della Confapi hanno ringraziato per l’accoglienza, assicurando “di voler dare un contributo di idee e progetto al nuovo corso della politica, soprattutto intervenendo nelle Commissioni del Consiglio regionale per il riscatto della Calabria e adoperandoci – hanno detto – per superare i messaggi distorti che riguardano la Calabria e puntando al suo sviluppo”. Dal canto suo, il prof. Federico Carli hasottolineato l’importanza della Calabria “cuore del Mediterraneo”, “regione in cui intendiamo realizzare ogni anno almeno un’iniziativa di rilievo nazionale o internazionale”.