Castrovillari e Corigliano tutte da scoprire per l’associazione “Le Città Visibili”

Castrovillari e Corigliano sono la prima meta, tra le località della Calabria, che l’Associazione “Le Città Visibili” ha proposto ai soci per domenica 03 aprile 2022.

“Nonostante il perdurare della pandemia, il freddo e la poggia – si legge in una nota – l’entusiasmo di ricominciare è stato tale da non far mancare nessuno all’appello e poter scoprire insieme l’interessante storia di nuovi luoghi. Mariella Rose, la guida turistica, ci ha svelato, in modo chiaro e approfondito, le origini di questi luoghi e le loro vicende nel tempo. La prima meta del nostro viaggio è Castrovillari: le sue origini risalgono all’epoca ellenica e bruzia, come evidenziano i reperti archeologici rinvenuti lungo il fiume Coscile e conservati nel museo della città; Castrovillari è stata anche colonia romana come testimonia il ritrovamento dei ruderi di alcune ville. La città, nel medioevo, divenne strategicamente importante sotto il dominio di Svevi, Normanni, Angioini e Francesi. Dopo l’avvicendarsi di dominazioni importanti, a Castrovillari si avvicendarono famiglie quali Sanseverino e Spinelli. Tra le attrattive turistiche della città è da annoverare il castello aragonese: molto imponente e inaccessibile perché la porta d’ingresso viene aperta solo per ospitare importanti eventi culturali. La struttura è stata molto odiata perché destinata a prigione e ad essa fu poi annessa la “torre infame” dove venivano lasciati morire di fame e di sete molti prigionieri.

Castrovillari è, inoltre, sede del più antico convento francescano della Calabria: costruito nel 1222 per volere del discepolo di S. Francesco D’Assisi, Beato Pietro Cathin, nel 1808 fu soppresso dai francesi. Rivestì un ruolo importante sul piano culturale, poi fu ospedale militare e oggi è sede teatrale”.

“Giungiamo poi a Corigliano – prosegue la nota – sappiamo che la città è famosa oltre che per un bellissimo castello, anche per un porto molto attivo. Il pensiero di dover visitare l’antico castello ci fa sognare. L’ingresso è in stile neoclassico, la struttura è stata costruita intorno al 1073 e fu ampliato in seguito dai Sanseverino.  Mentre la guida ci fornisce dettagliate informazioni, noi immaginiamo di essere parte di quel contesto storico: costumi sfarzosi indossati da intriganti nobili, sale ricche di poltrone e specchi dove giovani donne sognavano di ballare con i futuri pretendenti, sale da pranzo accuratamente addobbate per il pranzo di ospiti illustri e poi …. piccole cucine e grandi pentole dove si cucinavano pietanze prelibate per soddisfare le richieste del signore. Ad ogni informazione che la guida ci fornisce, viviamo un sogno diverso legato a una realtà bella e invidiabile che, in un modo trascorso, i signori hanno vissuto forse tra ansie, dolori e qualche piacere. Dopo aver percorso corridoi, stanze e terrazze si ritorna al pullman con destinazione casa!”