Il sindaco di Catanzaro ha incontrato Capo Scout d’Italia dell’Agesci, Fabrizio Marano

Questa mattina il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha incontrato a Palazzo de Nobili il Capo Scout d’Italia dell’Agesci, Fabrizio Marano, catanzarese, eletto a giugno scorso nel corso del Consiglio Generale dell’Agesci tenutosi a Sacrofano (RM).

Il primo cittadino del capoluogo si è congratulato per il risultato raggiunto dal suo concittadino, primo calabrese nella storia dall’associazione a raggiungere la carica di Capo Scout d’Italia dell’associazione delle Guide e degli Scout italiani. Durante il confronto, Fiorita e Marano hanno ragionato sulla necessità di costruire percorsi per un maggiore coinvolgimento dei giovani in termini di partecipazione e costruzione di opportunità. “Il Comune di Catanzaro guarda in maniera privilegiata alle esperienze educative e di formazione come quella dell’Agesci, dello scautismo e del volontariato in genere. In particolare – ha detto Fiorita – la nostra azione amministrativa non dovrà mai dimenticare i soggetti a cui il servizio educativo è rivolto: i bambini e i ragazzi che abitano i quartieri della nostra città. Le associazioni oggi svolgono un ruolo centrale per la crescita dei giovani, fornendo loro strumenti e occasioni che le istituzioni non riescono più a garantire. Il nostro impegno sarà proprio quello di riattivare meccanismi di collaborazione e dialogo con chi ha a cuore il futuro e l’educazione di una fetta di popolazione così importante, ricca di potenzialità e di speranza”.

Oltre a ringraziarlo per l’invito, Capo Scout ha donato al sindaco il documento “Comunità aperte per costruire il futuro”, un testo di indirizzo dei percorsi dell’Associazione, scritto da membri giovani e adulti dell’Agesci rappresentanti delle regioni d’Italia e approvato al Consiglio Generale 2022, sul tema della partecipazione nei territori, nel Paese, nella Chiesa e nella stessa associazione. Marano ha evidenziato come l’associazione è sempre attenta affinché in tutti i territori non vengano meno i presidi educativi a servizio dei giovani, specie nelle realtà marginali. E che l’Agesci è aperta alla collaborazione e al dialogo con le realtà locali ed istituzionali affinché si possano creare percorsi comuni ed esperienze di contrasto alle povertà educative.