Il sindaco Fiorita chiede cambio denominazione aeroporto in “Lamezia Terme – Catanzaro”, scoppia la bufera

Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, nelle linee programmatiche 2022-2027 presentate questa mattina nella seduta del Consiglio Comunale, ha, tra le altre cose, fatto riferimento al fatto che Catanzaro dovrebbe essere più protagonista nella gestione dell’Aeroporto di Lamezia al punto da cambiarne la denominazione in Lamezia Terme – Catanzaro.

Come c’era da aspettarselo, è scoppiata la bufera e tante sono state le reazioni.

Paolo Mascaro, Sindaco di Lamezia: “No al cambio di denominazione” 
“Leggo con notevole stupore la notizia dell’intendimento, inserito addirittura nelle Linee Programmatiche del Sindaco Nicola Fiorita, di richiedere la modifica della denominazione ufficiale dell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme in Aeroporto Internazionale Lamezia Terme – Catanzaro per motivi che sono oggettivamente astrusi ed incomprensibili; parimenti, suscita molta perplessità l’affermazione del medesimo Sindaco secondo la quale l’Aeroporto sarebbe “nei fatti l’Aeroporto del capoluogo”.
Ben altri sono, invece, i problemi che l’area centrale della Calabria deve e dovrà affrontare evitando di ritornare su stucchevoli tematiche frutto del campanilismo più bieco.
La detta incomprensibile richiesta avrà ovviamente la più ferma opposizione da parte della Città di Lamezia Terme e del suo comprensorio che tenderà al contrario a porre l’attenzione sulle necessità di sviluppo dell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme ed al riguardo ci si augura che il Sindaco di Catanzaro sappia anche lui impegnarsi affinchè si proceda ad esempio al più presto alla realizzazione della nuova Aerostazione che da tempo si attende e sulla quale nelle linee programmatiche sembra non rinvenirsi una sola parola.
Dispiace oggettivamente per questa caduta di bieco campanile proprio nel momento nel quale si era già programmato di sinergicamente operare per lo sviluppo dell’area centrale della Calabria, sinergia che ovviamente non potrà esservi in presenza di inaccettabile tendenza monopolizzante sul territorio lametino.
Invito, pertanto, il Sindaco di Catanzaro a rivedere le proprie posizioni ed a riconoscere che la denominazione di Aeroporto che da decenni costituisce la porta di ingresso della Calabria nel mondo e del mondo in Calabria resti immutata; ciò consentirà di poter più serenamente avviare positive occasioni di dialogo e di crescita che abbiano quale presupposto il reciproco rispetto dei territori e delle Comunità”.

Il sindaco Fiorita risponde al sindaco Mascaro
“Mi spiace molto che l’amico e collega Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, non abbia colto lo spirito unitario e non divisivo della mia proposta di denominare lo scalo aeroportuale internazionale “Lamezia Terme-Catanzaro”. La forma è quasi sempre sostanza e il fatto di fare precedere l’indicazione di Lamezia Terme a quella di Catanzaro conferma l’estremo rispetto che ho portato a quel territorio e alla quarta città della Calabria. La proposta mira semplicemente a cementare l’unione tra le due Città e, dal nostro punto di vista, riconoscere il merito storico che hanno avuto Catanzaro e le sue istituzioni (la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio) nella nascita dell’aeroporto e nella sua crescita. Non credo di avere affermato nulla di scandaloso nel dire che lo scalo lametino è anche l’aeroporto del Capoluogo di Regione e che anche Catanzaro debba continuare a concorrere alla crescita dello scalo.
Non intravedo nulla di campanilistico, né alcun attentato all’identità della città di Lamezia che personalmente considero non solo una consorella, ma anche interlocutrice privilegiata nei futuri programmi di sviluppo della nostra Amministrazione. Rinnovo anzi quello che ho anticipato al sindaco Mascaro per via telefonica, e cioè un rinnovato impegno a lavorare insieme per costruire un asse comune. Sono sicuro che quando il sindaco Mascaro, che reputo persona molto equilibrata e competente, avrà valutato con più serenità la mia proposta, ne apprezzerà le motivazioni e soprattutto gli effetti unitari, rivolti alla creazione di una grande Area centrale della Calabria sostenuta dalle due principali Città che debbono mettere definitivamente al bando campanilismi che non hanno ragione di essere. Non sarà una questione nominalistica a frenare questo processo che io reputo irreversibile”.

Gianturco e Rubino (FdI): “Improponibile la proposta del sindaco di Catanzaro, l’aeroporto di Lamezia Terme ha già un suo nome”
“L’aeroporto internazionale di Lamezia Terme ha già un nome: ‘Sant’Eufemia’. Per tale ragione riteniamo incomprensibile e improponibile la proposta del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita di modificarne la denominazione ufficiale”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Mimmo Gianturco e Rosy Rubino. “E’ proprio in questa parte della città di Lamezia Terme – aggiungono Gianturco e Rubino – che nel 1976 venne inaugurato il più importante investimento infrastrutturale della Regione al servizio della Calabria e dei calabresi. Fu una scelta oculata e strategica confermata dal continuo aumento dei passeggeri che l’aeroporto più importante della Calabria e uno dei più importanti del Sud Italia ha fatto registrare sin dalla sua nascita. Quello che oggi interessa non è modificarne la denominazione, in quanto l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme Sant’Eufemia ha già un nome legittimo e consolidato nel tempo, ma piuttosto quello di incrementarne ulteriormente lo sviluppo in quanto è tra i dodici scali strategici a livello nazionale e rappresenta la vera porta di ingresso della Calabria. E’ ora di dire basta ai soliti campanilismi e lavorare in sinergia per rilanciare e rafforzare l’area centrale della Calabria”.

Massimo Cristiano, Coordinatore regionale Italexit con Paragone: “Sterile e becero campanilismo”
“Catanzaro e Lamezia Terme sono due città che devono necessariamente camminare in sinergia, altro che campanilismo. Ecco perché il coordinatore regionale di Italexit con Paragone, Massimo Cristiano, stigmatizza il «mero campanilismo» delle parole di Nicola Fiorita esponente del PD.
Il primo cittadino catanzarese, infatti, ha annunciato che chiederà alla Regione e al Ministero competente che la denominazione ufficiale dello scalo aeroportuale lametino divenga: aeroporto internazionale di “Lamezia Terme – Catanzaro”. Lo ha affermato durante la presentazione delle linee programmatiche 2022-2027 dinanzi al suo consiglio comunale. A suo dire, ciò rientra tra le priorità del capoluogo. «Sarebbe opportuno che il sindaco Fiorita – sostiene ancora Massimo Cristiano – si occupasse dei cittadini catanzaresi, che si aspettano risposte concrete in termini di servizi efficienti».
Una uscita propagandistica, fatta di miopia politica, dunque, che non serve a questa terra «già vessata da problemi ben più seri», conclude il coordinatore regionale di Italexit con Paragone. Catanzaro e Lamezia meritano ben altro che uno sterile e becero campanilismo”.

Igor Colombo: “Proposta che alimenta rivalse e divisioni tra le due città”
Appreso della volontà del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di voler cambiare denominazione all’Aeroporto internazionale di Lamezia Terme, aggiungendo accanto il nome della città di Catanzaro, invito il primo cittadino della città dei tre colli, a procedere diversamente per aver cosi piena legittimazione politica e territoriale in merito alla sua richiesta. La mia proposta, avanzata già diversi anni fa, si rifà alla legge che ha riformato gli enti locali, introdotta nel 2014 , precisamente la Legge 56. Questa legge ha ridefinito l’ordinamento delle province ed istituito le città metropolitane. In particolare, le province sono state definite (così come le città metropolitane) enti di area vasta e i relativi organi – il presidente della provincia ed il consiglio provinciale – sono divenuti organi elettivi di secondo grado; analogo impianto è seguito per il consiglio nelle città metropolitane, con la differenza che il sindaco metropolitano coincide con il sindaco del comune capoluogo. Alla luce della Legge vigente possono crearsi sui territori nuovi enti provinciali accorpando i  territori circostanti in progetto di asse e di Area Vasta e per il territorio tra Catanzaro e Lamezia Terme. Tutto ciò rappresenterebbe  una ghiotta occasione per rilanciare a livello economico le due città in una unico nuovo Capoluogo di Provincia, con tanto di equa distribuzione sui territori di uffici e nuovi enti preposti, e da ciò anche il nostro Aeroporto, indipendentemente da come si possa denominare, ne potrebbe tranne importanti vantaggi. Invito il sindaco Fiorita a muoversi in questa direzione, lavorando da domani in sinergia con il primo cittadino lametino, Paolo Mascaro, per presentare al Parlamento la richiesta dell’elevazione di una nuova provincia  dell’Area vasta tra il Tirreno e lo Ionio, sotto forma di asse Provinciale Catanzaro-Lamezia Terme. Solo allora la sua proposta di cambio di denominazione dell’Aeroporto lametino avrebbe una logica politica e territoriale. Al contrario, l’uscita del neo-sindaco Fiorita, rappresenterebbe una pretestuosa richiesta che assomiglia ad un pennacchio e che alimenta rivalse e divisioni tra le due città”.

Lucia Alessandra Cittadino, Consigliera Comunale di Lamezia Terme”
Leggendo questa mattina le parole pronunciate dal Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, sulla necessità di aggiungere il nome di Catanzaro al nostro Aeroporto Internazionale mi è venuto subito un dubbio sul lavoro che facesse e sono andata subito a verificare. Avuta conferma del fatto che faccia il professore universitario, peraltro nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Unical, mi sono chiesta a che cosa gli fossero servite tutte quelle centinaia di migliaia di pagine che avrà letto nella sua vita.
La Cultura infatti altro non è che “Arricchimento delle facoltà intellettuali individuali, perseguito attraverso l’acquisizione critica di cognizioni ricavate dallo studio e dall’esperienza”.
La cultura gli avrebbe dovuto dare gli strumenti per capire, soprattutto in un’epoca di atroci conflitti mondiali, che le contrapposizioni e le ostilità sono esclusivamente foriere di divisioni e disgregazioni, proprio quello di cui nessuno sente il bisogno e che un politico che si professa illuminato e portatore di “primavera” non dovrebbe assolutamente coltivare.
Fiorita, se proprio ha tra le sue priorità quella di rinominare l’aeroporto di Lamezia Terme, avrebbe potuto invitare Sindaco, Giunta e Consiglieri Comunali a sedersi ad un tavolo e spiegare il perché ritenga di doversi arrogare tale diritto senza prima aver sollecitato un confronto ed un dialogo, all’esito del quale magari ci avrebbe pure convinto. Dinanzi a tale arroganza da me riceverà sempre un pregiudiziale e piccato no sia pur dinanzi a qualsiasi, sia pur lungimirante, motivazione. P.S. Pare che il Pd lo stia supplicando di candidarsi per concorrere alla elezione di Presidente della Provincia di Catanzaro, lo avviso sin da ora, che il mio “bello e pesante voto ponderato” come consigliera comunale di Lamezia non lo avrà!”

Eugenio Guarascio: “Calabria non ha bisogno di rigurgiti municipalistici”
“Di tutto la Calabria ha bisogno tranne che di una nuova stagione di rigurgiti municipalistici o di guerre di pennacchi e effimeri simboli. Il sindaco di Catanzaro farebbe bene a riflettere ragionare ed agire su come fare affermare nei fatti e non con proclami la sua città come autentico vero e riconosciuto capoluogo della regione, invece di soffermarsi su richieste fuori dal tempo e da ogni logica. Si risolve il problema di Catanzaro se cambia il nome dell’aeroporto? Si risolve il problema della Calabria se ci attardiamo con polemiche che nulla hanno a che fare con i drammatici problemi dei calabresi , dei cittadini, delle imprese, dei lavoratori? Devo confessare come imprenditore che opera in tutta la Calabria e come consigliere comunale di Lamezia tutta la mia profonda delusione per questa ennesima caduta di stile e di lungimiranza di settori così importanti del mondo istituzionale e politico”.

Domenico Furgiuele (Lega): “L’aeroporto non cambierà mai nome”
“Qualcuno, oggi, pensa di poter giocare a porta libera con Lamezia e i lametini, come si faceva fino a ieri.
Non è più possibile, non sarà più possibile.
Son finiti i tempi della svendita della dignità lametina.
La difesa  strenua della originaria denominazione dello scalo aeroportuale (Aeroporto internazionale di Lamezia Terme) non ha nulla da spartire con il campanilismo e con altre battaglie di retroguardia, che infatti lascio ad altri.
La difesa del nome della infrastruttura simbolo della città, che sarà fortissima nel caso in cui si volesse portare avanti certe  ‘vaccate’ lette sulla stampa, attiene alla dignità di una cittadinanza già troppe volte lesa nella sua ambizione di sviluppo e rivincita, anche per colpa dei mercanti che ci dovevano rappresentare.
Stiano tranquilli i lametini, l’aeroporto non cambierà nome, semmai sarà più vicino alla città del quale è il cuore economico pulsante”.