Lamezia, Elly Schlein a Trame: “Sfuttare al massimo il PNRR e alzare i presidi di legalità”

Il primo pensiero Elly Schlein lo ha rivolto a tutti i giovani volontari di Trame che animano il Festival dei libri sulle mafie. Protagonista ieri sera in piazzetta San Domenico, il Segretario del Pd, intervistato dal giornalista Emiliano Fittipaldi, ha affrontato diversi punti in ordine al contrasto alle mafie e all’attualità della politica.

“Oggi l’Italia ha un’occasione irripetibile con gli investimenti e le risorse che stanno arrivando, il famoso PNRR, che se ci pensate è un freddo acronimo ma dentro ha un piano che parla alle nuove generazioni, è un piano che vuole affrontare le maggiori sfide del futuro, dalla transizione digitale alla chiusura dei divari, anzi alla riduzione di tutte le diseguaglianze, quelle territoriali, quelle sociali, quelle di genere, quelle tra le generazioni diverse, è un piano che punta alla conversione ecologica. Ecco, quando arrivano miliardi bisogna che noi alziamo i presidi di legalità e di trasparenza in questo Paese. Abbassare la guardia non è solo sbagliato ma è colpevole” così Elly Schlein in riferimento al PNRR. “Certe scelte del Governo Meloni – ha evidenziato – vanno nella direzione opposta a ciò che serve per innalzare i presidi di legalità: l’aumento della soglia del contante, l’intervento fatto sul codice degli appalti che apre la strada ai subappalti a cascata. Il Pd continuerà a battersi contro i subappalti a cascata perché rendono più precario il lavoro, rendono più difficili i controlli, nella filiera è sempre più difficile risalire a dove si annida lo sfruttamento del lavoro e spesso anche l’infiltrazione criminale. Allora, da questo punto di vista ci sembrano scelte opposte”.

“Al Governo – ancora la Schlein – voglio dire che la lotta alle mafie è una cosa seria, la lotta alle mafie non la si fa con gli annunci, con le parole ma con i fatti concreti, con la dedizione ogni giorno, non soltanto con le misure normative che, certo, servono, ma anche con un lavoro di prevenzione, un lavoro di sostegno alle autorità, alle forze dell’ordine che si occupano di contrasto all’illegalità, di sostegno a quelle prefetture che cercano di mettere in campo dei protocolli di legalità per alzare la guardia”.

“In questi giorni abbiamo sentito parole, che io ritengo gravi, da parte di esponenti del Governo sul pizzo di Stato e sull’evasione fiscale, perchè è un insulto a tutti quei contribuenti onesti che le tasse le pagano anche per chi non le paga. Siccome noi vogliamo ridurre le tasse sul lavoro e sulle imprese, diciamo al Governo che non si può fare se non si fa prima una seria lotta all’evasione fiscale.

Per essere efficaci nel contrasto alle mafie bisogna tener presente il terreno in cui si insinuano che è il terreno della ricattabilità che deriva dalla difficoltà delle famiglie. Occorre l’emancipazione economica delle persone: il reddito, il salario troppo basso”.

Incalzata da Fittipaldi sulla riforma della giustizia, Schlein ritiene che “l’abuso d’ufficio non andrebbe abrogato ma siamo disponibili a ragionare su una sua riforma per potere assicurare che non vi siano effetti distorsivi. E’ sbagliato fare una riforma sulla giustizia nel nome dell’onda emotiva della morte di Berlusconi. Noi abbiamo avuto rispetto della morte di quello che è stato per noi sempre un avversario ma non abbiamo voluto partecipare alla sua beatificazione”.

E ancora, “La questione morale è ancora attuale, per tutta la politica. La più grande garanzia per me è stata essermi candidata libera, avere fatto l’intera campagna delle primarie libera, scegliendo chi chiamare per supportarmi, sono molta fiera delle chiamate che non ho fatto. Un partito è un corpo complesso, non cambia se cambia la testa, ma bisogna fare un lavoro tutti insieme. Bisogna restituire l’etica alla politica”.

Poi il riferimento di Fittipaldi all’uccisione del clochard a Milano. “La povertà non è una colpa individuale – ha rimarcato Schlein – è un problema sociale, frutto di politiche precise. Siamo un Paese in cui negli ultimi decenni i salari non solo non sono aumentati ma sono addirittura diminuiti di tre punti percentuali. Non è successo così in tutti i Paesi europei, anzi noi siamo il fanalino di coda. Si devono fare politiche diverse, comprese quelle di contrasto alla povertà. Per fortuna durante la pandemia c’era il reddito di cittadinanza che ha evitato a tanti di scivolare nella povertà. E questo Governo come prima manovra vuole colpire quella forma di reddito e cancella il fondo per l’affitto. Abbiamo visto persone durante la pandemia non poter pagare l’affitto”.

La conversazione è proseguita poi sui dissidi e sulle spaccature all’interno del partito e sul problema dei migranti.

Elly Schlein, nel parlare di un partito libero che sia aperto verso l’esterno e non il contrario, ha colto l’occasione per invitare a tesserarsi perche “ognuno di voi può dare il suo contributo alla politica”.

Candida Maione