Roma — Una giornata di grande significato per il Comune di Conflenti e per l’intera comunità. Si è infatti svolta ieri 12 Maggio a Roma una partecipata manifestazione nell’ambito del Giubileo 2025, alla quale ha preso parte anche una delegazione ufficiale del Comune di Conflenti, guidata dal sindaco Emilio Francesco D’Assisi.
Il momento più emozionante si è vissuto al termine della Celebrazione Eucaristica in Piazza Cavour, l’amministrazione comunale ha avuto l’onore di consegnare a Sua Eccellenza Monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, un quadro realizzato dall’artista calabrese Francesco Ferragina.
L’opera raffigura l’antica statua lignea della Madonna delle Grazie della Quercia di Visora, capolavoro di Giacomo Colombo risalente alla metà del Seicento, custodita nella Basilica omonima di Conflenti, principale edificio sacro del paese, sorto alla fine del XVI secolo.
In occasione della consegna, l’Amministrazione comunale ha illustrato a Monsignor Fisichella la storia e il valore della Basilica Minore della Madonna della Quercia, sottolineando il ruolo centrale che il santuario riveste, sia come meta di pellegrinaggio per migliaia di fedeli ogni anno, sia come compatrona della diocesi di Lamezia Terme.
L’iniziativa, accolta con entusiasmo da Monsignor Fisichella, è stata resa possibile grazie alla disponibilità del Dicastero e alla cura organizzativa della delegazione comunale, che ha voluto così testimoniare il forte legame spirituale e culturale di Conflenti con la tradizione religiosa mariana e con il Giubileo.
«È un momento di grande orgoglio per il nostro paese — ha dichiarato il sindaco D’Assisi — poter rappresentare la nostra comunità in un contesto così solenne e consegnare un simbolo che racchiude la fede e la storia dei nostri cittadini. Ringrazio Monsignor Fisichella per la sensibilità e l’accoglienza dimostrata nei confronti della nostra comunità».
La giornata si è poi conclusa in Piazza San Pietro, dove la delegazione ha partecipato al primo Regina Coeli di Papa Leone XIV, che nel suo messaggio ha rivolto un accorato appello alla pace: «Mai più la guerra».
Un evento che resterà impresso nella memoria della comunità conflentese, rinsaldando il senso di appartenenza e rinnovando il legame con la tradizione mariana, orgoglio e patrimonio prezioso del territorio.