Lamezia Terme, presentato il progetto “OffLab – Officine Laboratoriali per il contrasto alla povertà educativa”

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Si chiama “OffLab – Officine Laboratoriali per il contrasto alla povertà educativa” il progetto presentato stasera nel corso di una conferenza stampa che vede coinvolti in partenariato: Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in qualità di capofila; Caritas diocesana di Lamezia Terme, cinque istituti comprensivi statali della Diocesi di Lamezia Terme.

“Si avvia un progetto – ha detto il Vescovo, monsignor Serafino Parisi – con la finalità precisa del contrasto alla povertà educativa e per una fascia di età molto critica. Si entra dentro le cosiddette periferie esistenziali, anche se questo termine non mi piace, per crearne centri di interesse in cui fare emergere cose belle”. Quindi, nel rammaricarsi del fatto che “ci sia ancora bisogno di interventi come questi” a dimostrazione che “esistono ancora sacche di povertà che devono essere eliminate”, monsignor Parisi ha sottolineato la necessità di “intervenire sulle cause della povertà, non solo economica o materiale ma anche culturale”.

Di “diverse facce della povertà”, ha poi parlato don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas Diocesana, che ha anche spiegato come la Caritas abbia una sorta di osservatorio privilegiato per analizzare tali fenomeni “grazie anche al lavoro dei parroci che operano sul territorio e raccolgono le istanze della aree in cui operano. Quello di stasera – ha aggiunto don Fabio – non è solo un progetto che parte ma parliamo di una progettualità più ampia alla quale guardiamo per avviare processo che diano risposte ai bisogni senza creare assistenzialismo ma entrando in contatto con la persona per ascoltarla, accoglierla, rindirizzarla, e con le diverse esigenze del territorio”.

Il progetto, infatti, come spiegato dalla coordinatrice, Alessandra Cugnetto, “è stato pensato per intervenire sulla povertà educativa dilagante in alcune aree della città di Lamezia Terme e di alcuni comuni dell’hinterland. L’idea è quella di proporre ai bambini e ai ragazzi, appartenenti alla fascia d’età 5-10 anni, il concetto di “Officina Laboratoriale” con tre aree tematiche di riferimento: arte-creatività con laboratori di teatro, fotografia e manualità con la realizzazione di laboratori di teatro, teatro di strada, fotografia e manualità; sport con laboratori di arrampicata, calcio e basket con la realizzazione di attività di arrampicata e giochi di squadra quali il calcio e il basket; cittadinanza attiva con incontri, testimonianze e narrazioni per imparare il concetto di diritti umani”.

Ogni attività prevista dalle Officine, darà vita ad una sorta di output finale (cortometraggio, breve spettacolo teatrale, tornei sportivi, raccolta di testimonianze…).

“Trasversalmente – ha poi spiegato Cugnetto – verranno proposti percorsi di supporto alla genitorialità, in tutte le scuole e le parrocchie che si prevede di coinvolgere. Lo scopo del laboratorio sulla genitorialità è quello di sostenere i genitori  ad instaurare  o migliorare il dialogo con i propri figli e, nello stesso tempo,  sensibilizzare e informare la popolazione locale e l’opinione pubblica sulle tematiche relative alla povertà  educativa, alla corresponsabilità e alla difesa dei diritti dei bambini, soprattutto dei più svantaggiati che vivono in  contesti difficili. Il laboratorio di supporto alla genitorialità prevede la realizzazione  di incontri con figure di professionisti specializzati sulle tematiche da affrontare quali psicologi, pediatri, pedagoghi. Saranno realizzati eventi di sensibilizzazione specifici in occasione delle giornate internazionali dei Poveri, dei disabili, dei migranti e dei rom”.

All’incontro, tra gli altri, erano presenti il sindaco, Paolo Mascaro, con gli assessori Giorgia Gargano e Teresa Bambara; Antonella Mongiardo, dirigente dell’Istituto comprensivo “Manzoni-Augruso”; Daniela Quattrone, dirigente dell’Istituto comprensivo “don Saverio Gatti”.