VIBO VALENTIA – L’Azienda sanitaria provinciale ha avviato un’indagine interna per far luce sulla morte di Martina Piserà, 32 anni, avvenuta domenica scorsa nel reparto di Ginecologia dell’ospedale “Jazzolino”. La donna, originaria di Pizzo ma residente a Mesiano di Filandari dopo il matrimonio celebrato lo scorso anno, era incinta al settimo mese.
Martina era stata trasferita d’urgenza dal Pronto soccorso dopo la constatazione del decesso del feto. Poco dopo, è sopraggiunta anche la sua morte. In attesa dei risultati ufficiali, l’ipotesi prevalente è quella di un arresto cardiaco. L’autopsia, eseguita nella giornata di ieri, potrà fornire elementi più chiari, ma per avere un quadro completo si dovranno attendere gli esiti degli esami istologici e tossicologici, sia sulla madre che sul bambino.
Oltre all’inchiesta interna, anche la Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per accertare eventuali responsabilità e chiarire la dinamica dei fatti.
La commissione d’inchiesta dell’Asp, istituita dal commissario Vittorio Piscitelli, è guidata da Giuseppe Di Mizio, medico legale dell’Università di Catanzaro. Ne fanno parte anche Salvatore Braghò, direttore sanitario aziendale facente funzione; Sebastiano Macheda, direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza del Gom “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria; Marika Biamonte, risk manager dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro; e Sabrina Caglioti, dirigente dell’Ufficio legale dell’Asp.
Nel pomeriggio di ieri, a Mesiano di Filandari, si sono celebrati i funerali di Martina e del piccolo che portava in grembo. La cerimonia, nella chiesa della Madonna della Neve, è stata presieduta dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, davanti a una comunità profondamente scossa.