Premio Muricello, due appuntamenti di rilievo a Lamezia

Silvia Camerino

Il Premio Muricello si avvia a concludere gli eventi della undicesima edizione con due appuntamenti di rilievo nella città di Lamezia Terme. Il 15 dicembre, alle ore 17.30, si terrà, presso il chiostro caffè letterario, l’appuntamento con il Premio Caccuri.

Silvia CamerinoUn pomeriggio per raccontare quello che può essere definito un miracolo calabrese. Adolfo Barone, Olimpio Talarico e Roberto De Candia hanno sfidato la sorte istituendo il premio culturale a Caccuri, fino ad allora anonimo paese di mille abitanti, a pochi chilometri da San Giovanni in fiore. A distanza di dodici anni, la rassegna culturale è divenuta la più importante, in Italia, per la saggistica. Un risultato che ha favorito la crescita economica, turistica ed infrastrutturale del territorio, oggi meta di visitatori ed amanti della lettura. Adolfo Barone ed Olimpio Talarico raccontano questo importante pezzo di storia calabrese fatto di speranza, orgoglio e coraggio. Sotto la direzione artistica di Antonio Pagliuso, saranno presenti, l’avvocato Mara Paone, il docente e scrittore Raffaele Gaetano, lo storico dell’arte Gianfrancesco Solferino, il sindaco Paolo Mascaro, l’assessore alla cultura Giorgia Gargano ed il Direttore del Sistema Bibliotecario Lametino Giacinto Gaetano.

Caccuri, Una Grande StoriaIl 16 dicembre, invece, tornano al Premio Muricello i temi della legalità con la presentazione, al Tip Teatro, del libro di Silvia Camerino “Mio fratello Paolo”, una lunga intervista a Salvatore Borsellino con la prefazione di Dacia Maraini. «Un ponte di ricordi e di memoria viva del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio a Palermo, insieme ai cinque poliziotti della sua scorta. Un racconto prezioso, e profondamente sentito, quello che Salvatore affida alla sua giovane amica Silvia Camerino che, sin da ragazzina, fu presa dalla immane tragedia di via D’Amelio. Il destino ha voluto farli incontrare nell’atrio della vecchia scuola di Silvia, alla quale Salvatore, oggi, affida le sue parole, i suoi ricordi d’infanzia, la sua rabbia per una giustizia negata, e il sogno d’amore di Paolo per la Sicilia e per i giovani».

Temi delicati che Dario Natale e Domenico d’Agostino affronteranno con l’autrice, coadiuvati dalle letture di Emanuela Stella.