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Razzo cinese, Protezione Civile parla di due traiettorie che interessano la Calabria 
Attualità

Razzo cinese, Protezione Civile parla di due traiettorie che interessano la Calabria 

08 Mag 2021
redazione Corriere di Lamezia
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Razzo cinese, Protezione Civile parla di due traiettorie che interessano la Calabria «Si è da poco conclusa la riunione, convocata dal dipartimento della Protezione civile nazionale, per gli aggiornamenti sugli ipotetici scenari dovuti al rientro incontrollato in atmosfera del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”».

Lo rende noto la Protezione Civile regionale.

LE REGIONI INTERESSATE

«Nove – è scritto nella nota – sono le regioni del Centro-Sud potenzialmente interessate: Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna». LE PREVISIONI «Le previsioni – viene specificato – considerano tre passaggi sul territorio nazionale. Il primo alle ore 1.05, il secondo alle ore 2.36 e il terzo alle ore 4 circa, con una finestra temporale di incertezza di 3 ore. Quindi, l’attenzione dovrà essere alta dalle ore 1 alle ore 7».

LE TRAIETTORIE

«Delle tre traiettorie – si evidenzia – sono due quelle che potrebbero interessare la Calabria, la prima che potrebbe incrociare la parte settentrionale della regione e la terza quella meridionale».

IL PASSAGGIO E I FRAMMENTI

La nota della Prociv spiega, inoltre, che «si tratterà di un passaggio rapido, di pochi secondi, considerando che il razzo sta viaggiando a 7,8 km al minuto. Si potranno avvistare palle di fuoco e avvertire forti boati. I frammenti in caduta potranno avere una dimensione fino a un massimo di un metro e mezzo, pesare qualche centinaio di chili e raggiungere un metro di profondità all’impatto. Le previsioni di rientro saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del vettore spaziale stesso e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare».

IL TAVOLO TECNICO

La Prociv calabrese «continuerà a seguire tutte le operazioni del rientro, partecipando al tavolo tecnico composto da Asi, (Agenzia spaziale italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentanti del ministero dell’Interno – Dipartimento dei vigili del fuoco, della Difesa – Coi, dell’Aeronautica militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra, Commissione speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni e i rappresentanti delle altre Regioni potenzialmente coinvolte. La prossima riunione è prevista per le ore 21. Seguiranno ulteriori aggiornamenti».

SALA OPERATIVA E SEGNALAZIONI

«È disposta – è scritto ancora –, dalle ore 22 di oggi, 8 maggio, e sino alle ore 7, l’attivazione della “fase di attenzione” della Sala operativa regionale unificata della Protezione civile per “rischio impatto di frammenti per rientro incontrollato in atmosfera del vettore Prc CZ5B”. Eventuali segnalazioni possono essere comunicate al numero 0961/7673, operativo h24».

LE INDICAZIONI

«Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica – rende infine noto la Prociv –, è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate».

«I frammenti, impattando sui tetti degli edifici, potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici».

«All’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti».

«È poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto. Alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti».


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