Lamezia Terme, “Comunicazione al tempo della pandemia”, l’8 marzo iniziativa al salone del seminario con la giornalista Rosaria Talarico

“Non bisogna mai sprecare una buona crisi”, diceva Winston Churchill. A due anni esatti dal giorno che dà inizio al lockdown in tutta Italia, martedì 8 marzo alle ore 18 verrà presentato il libro “Lo Stato in crisi. Pandemia, caos e domande per il futuro” che analizza proprio la gestione di crisi durante la prima fase della pandemia. Un meticoloso lavoro frutto dell’impegno di 35 autori tra i quali la lametina Rosaria Talarico, giornalista ed esperta di comunicazione.

L’evento, organizzato in collaborazione con l’ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Lamezia Terme, sarà ospitato nel salone “S. Giovanni Paolo II” del seminario vescovile.

Rosaria Talarico è giornalista professionista e ufficiale della riserva selezionata dell’Esercito. Ha scritto per i maggiori quotidiani e periodici italiani, vincendo premi con inchieste e reportage. Ha
lavorato nella consulenza strategica e ricoperto incarichi di portavoce ministeriale. Specializzata in media training e crisis communication, ha tenuto lezioni presso prestigiose università.

Nel libro ha curato i capitoli dedicati alla comunicazione istituzionale e di crisi, in particolare quella scientifica e l’impatto che ha avuto sulla popolazione. “È ancora sotto gli occhi di tutti il caos nato dal proliferare di scienziati e virologi in tv e sui social media: esperti nelle loro materie, ma completamente a digiuno rispetto agli effetti della comunicazione di massa” afferma Talarico. “A due anni di distanza le cose non sembrano essere migliorate”.

Ne discuteranno con l’autrice Teresa Ruberto, referente Calabria della Fondazione Marisa Bellisario, Francesco Farina, sacerdote dell’ufficio pastorale della salute e comunicazioni sociali della Diocesi di Lamezia Terme e il giornalista Vinicio Leonetti. L’incontro sarà moderato da Salvatore D’Elia, vicedirettore dell’ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi lametina.

“Il lavoro di mediazione del giornalista è una sorta di cerniera tra il sapere specialistico degli esperti e “l’ignoranza” del pubblico. Una semplificazione che, soprattutto nel caso della tv, si trasforma in banalizzazione spesso distorsiva dei contenuti originari” conclude Talarico “un rischio sempre in agguato quando gli argomenti da trattare sono altamente tecnici”.

Il libro esamina in dettaglio la gestione della crisi Covid-19, i limiti emersi, il ruolo di scienziati, esperti e giornalisti. La riflessione multidisciplinare che caratterizza questo studio non mira a dare risposte definitive, né a fermarsi a critiche improduttive: al contrario, dopo la descrizione dei fatti, pone domande. Lasciando spazio anche al pubblico per intervenire.

Per volontà degli autori i proventi del libro verranno interamente devoluti alla Fondazione Theodora https://it.theodora.org che si occupa di far tornare il sorriso ai bambini ricoverati in ospedale.